domenica 20 luglio 2014

Alcune riflessioni sulla manifestazione pro Palestina

Ieri si è svolta a Reggio Emilia la manifestazione a sostegno del popolo palestinese che ha portato nelle strade della nostra città circa duecento manifestanti.
Siamo scesi in piazza perchè la Palestina ha bisogno di tante voci, in tutta Italia e in tutto il mondo e non abbiamo voluto far mancare la nostra; siamo scesi in piazza oggi perchè siamo convinti che ci sia uno Stato che occupa, Israele, ed un popolo che resiste ed esiste: e noi siamo al suo fianco.
Abbiamo visto una manifestazione partecipata, come da anni non accadeva nella nostra città; abbiamo visto tantissimi giovani e tante donne e questo è segnale molto positivo e che ci fa ben sperare per il futuro che purtroppo, viste le notizie che provengono dai teatri di guerra che l'imperialismo ha aperto in Europa e in MO, non appare roseo.

Non abbiamo però visto tante altre forze di "sinistra" partecipare al corteo e questo è sintomatico della reale situazione politica della nostra provincia: oltre agli aperitivi e alle notti rosa rimane ben poco. Se il livello politico dell'iniziativa era naturalmente molto "elementare" (ma in ogni caso certamente positivo) e diverse le anime che hanno percorso il corteo, possiamo dire con certezza che essere presenti in piazza oggi era fondamentale.

Con le nostre bandiere rosse e con quelle palestinesi.

 

Non abbiamo però visto tante altre forze di "sinistra" partecipare al corteo e questo è sintomatico della reale situazione politica della nostra provincia: oltre agli aperitivi e alle notti rosa rimane ben poco. Se il livello politico dell'iniziativa era naturalmente molto "elementare" (ma in ogni caso certamente positivo) e diverse le anime che hanno percorso il corteo, possiamo dire con certezza che essere presenti in piazza oggi era fondamentale.

Con le nostre bandiere rosse e con quelle palestinesi.

Contro l'imperialismo! Per una Palestina libera! Per l'autodeterminazione dei popoli!

venerdì 18 luglio 2014

Sulle manifestazioni per la Palestina e sulla pace

Mercoledì sera si è svolta nella nostra città una fiaccolata per la "pace", per il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale in Palestina ed Israele promossa dalla "Rete della pace".
Come gioventù comunista di Reggio Emilia abbiamo deciso di non partecipare alla manifestazione mentre, con tutte le contraddizioni del caso, parteciperemo a quella di sabato pomeriggio.
Nonostante, come organizzazione, si ritenga inconcepibile che alcune formazioni politiche sostengano contemporaneamente le rivendicazioni del popolo palestinese e quelle dei rivoltosi islamisti ( a libro paga CIA ) in Siria, e del colpo di stato nazifascista in Ucraina, riteniamo che in questo caso la manifestazione ponga al centro la questione fondamentale: l'offensiva criminale di Israele nei confronti del popolo palestinese.


Non riteniamo accettabile parlare di fine delle violenze da "ambo le parti": c'è un popolo che da oltre 70 anni vive in stato di guerra e uno Stato, Israele, che continua a commettere crimini contro l'umanità: uso di armi chimiche, omicidi mirati, detenzioni illegali, torture, costruzione di nuovi insediamenti o di "muri di separazione".
Di fronte a tutto questo riconosciamo il pieno diritto del popolo palestinese a difendere la propria terra, anche con azioni di guerra/guerriglia; riteniamo che chiedere di esculdere il ricorso ad un tipo del lotta del genere li privi di un diritto fondamentale: quello della ricerca della libertà e dell'indipendenza.

domenica 6 luglio 2014

7 luglio: la necessità di ricordare e di ricostruire

In occasione di una data così importante per la nostra città e per la memoria storica di un Paese, che mai come oggi ha bisogno di ricordare, saremo in piazza con le nostre bandiere. Riteniamo fondamentale riprendere quelle rivendicazioni che animavano la gioventù e i lavoratori in quegli anni di dure lotte: oggi purtroppo le organizzazioni storiche della classe lavoratrice o non esistono più o sono venute meno al loro compito.

Non è un caso se sotto attacco sono sempre i diritti dei lavoratori, se i tassi di disoccupazione sono un'emergenza sociale, se la gioventù, afflitta dalla mancanza di lavoro, si dibatte tra precarietà e l'aumento di ogni tipo di dipendenze: non lo possiamo accettare,lotteremo ora e sempre.
Per tutto questo, noi saremo in piazza il 7 luglio.