Come gioventù comunista di Reggio Emilia abbiamo deciso di non partecipare alla manifestazione mentre, con tutte le contraddizioni del caso, parteciperemo a quella di sabato pomeriggio.
Nonostante,
come organizzazione, si ritenga inconcepibile che alcune formazioni
politiche sostengano contemporaneamente le rivendicazioni del popolo
palestinese e quelle dei rivoltosi islamisti ( a libro paga CIA ) in
Siria, e del colpo di stato nazifascista in Ucraina, riteniamo che in
questo caso la manifestazione ponga al centro la questione fondamentale:
l'offensiva criminale di Israele nei confronti del popolo palestinese.
Non riteniamo accettabile parlare di fine delle violenze da "ambo le parti": c'è un popolo che da oltre 70 anni vive in stato di guerra e uno Stato, Israele, che continua a commettere crimini contro l'umanità: uso di armi chimiche, omicidi mirati, detenzioni illegali, torture, costruzione di nuovi insediamenti o di "muri di separazione".
Di fronte a tutto questo riconosciamo il pieno diritto del popolo palestinese a difendere la propria terra, anche con azioni di guerra/guerriglia; riteniamo che chiedere di esculdere il ricorso ad un tipo del lotta del genere li privi di un diritto fondamentale: quello della ricerca della libertà e dell'indipendenza.
Non riteniamo accettabile parlare di fine delle violenze da "ambo le parti": c'è un popolo che da oltre 70 anni vive in stato di guerra e uno Stato, Israele, che continua a commettere crimini contro l'umanità: uso di armi chimiche, omicidi mirati, detenzioni illegali, torture, costruzione di nuovi insediamenti o di "muri di separazione".
Di fronte a tutto questo riconosciamo il pieno diritto del popolo palestinese a difendere la propria terra, anche con azioni di guerra/guerriglia; riteniamo che chiedere di esculdere il ricorso ad un tipo del lotta del genere li privi di un diritto fondamentale: quello della ricerca della libertà e dell'indipendenza.
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