Chi siamo


IL FRONTE
 La lotta partigiana in Italia fu caratterizzata dall’impegno unitario di tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo con la violenza e la persecuzione aveva tentato di stroncare con ogni mezzo.
Il Fronte della gioventù per l'indipendenza nazionale e per la libertà fu la più nota ed estesa organizzazione giovanile partigiana durante la lotta di Liberazione in Italia.

Riproporre il progetto politico del Fronte della Gioventù significa non solo offrire alle giovani generazioni ideali e salde radici storiche ma ricreare un’organizzazione democratica, popolare e rivoluzionaria  che possa raggiungere l’obiettivo.     
Non possiamo non ricordare però che per successivi stravolgimenti, la denominazione Fronte della Gioventù evoca una ben diversa e opposta formazione, quella neofascista , aggregata al Movimento Sociale Italiano, che se ne appropriò indebitamente nel dopoguerra.
Vale a dire l’esatto contrario per ispirazione ideale ,programmi politici e sociali, valori etici dell’organizzazione precedente che operò nella Resistenza e fu fondata dal comunista Eugenio Curiel, assassinato vilmente proprio dai fascisti a Milano nel febbraio 1945.  
Opera che , non va dimenticato, valse al giovane scienziato triestino l’assegnazione della medaglia d’oro alla valor militare, quale  “glorioso esempio a tutta la gioventù italiana di eroismo, di amore per la Patria e per la Libertà”.
Il nostro antifascismo implica la totale negazione degli spazi politici e culturali d’azione ai gruppi che si ispirano  più o meno direttamente al fascismo, coniugando un antifascismo militante a un lavoro culturale e politico tra i cittadini. Infatti pretendiamo la chiusura immediata di Casapaound e di tutte le organizzazioni fasciste  e para-fasciste, tollerate nonostante il divieto della nostra Costituzione.
I giovani ai quali si rivolgevano Curiel e il Fronte della Gioventù erano scossi ed umiliati dalle sconfitte militari su tutti i fronti, dai bombardamenti sulle città e sulle fabbriche, dalla chiusura di molte scuole, dalla chiamata alle armi per una guerra ormai odiata da tutti.            
Per primo il Fronte , durante la Resistenza, rivendicò il diritto di voto per i diciottenni; se si moriva a quell’età e anche prima, per la libertà di tutti, era doveroso concedere quel diritto, che allora sembrava rivoluzionario. Anche l’istituzione di un Ministero per la Gioventù , la parità di salario tra giovani e ragazze a parità di lavoro furono rivendicazioni poste e diffuse allora .
Sono i valori che hanno poi informato nell’ Italia liberata la stesura della Carta Costituzionale .

A distanza di 65 anni la crisi economica, politica e morale che affligge il nostro paese; oggi come allora c’è bisogno di una partecipazione attiva dei giovani nella vita politica e sociale, perché

Il mondo è vostro quanto nostro, ma, in fin dei conti, è a voi che appartiene. Voi giovani siete dinamici, in piena espansione, come il sole alle otto o alle nove del mattino. In voi risiede la speranza. Il mondo appartiene a voi. A voi appartiene l'avvenire”